La Legge 24 novembre 2003, n. 326, converte con modificazioni il Decreto-Legge 30 settembre 2003, n. 269 e all’articolo 32 definisce le nuove condizioni del condono edilizio.
Risulta subito chiaro che tale legge deve essere coordinata con le normative regionali, con il Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, e con l’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 marzo 2003, n. 3274, Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica.
La suddetta articolazione di legge dà possibilità di rilascio del titolo abilitativo edilizio in sanatoria alle opere esistenti e non conformi alle leggi urbanistiche vigenti. I primi commi determinano la sfera di applicabilità e le modalità di armonizzazione con le disposizioni legislative regionali legiferate motu proprio in materia di governo territoriale in virtù del nuovo Titolo V della Costituzione, introdotto dalla Legge Costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 salvo il diritto dello Stato di determinare l’indirizzo generale.


Il CD-ROM allegato, che costituisce parte integrante della pubblicazione, contiene un software con un modulo per la gestione e la compilazione degli atti e degli schemi inerenti la sanatoria edilizia ed un modulo per la gestione della disciplina legislativa, che consente di cercare, visualizzare, stampare o esportare la normativa cui si fa riferimento nel testo.

Prefazione

Introduzione. La nuova Legge in materia di condono edilizio

1. Limiti in termini di volumetria per singola richiesta
1.1. Ampliamenti
1.2. Nuove costruzioni residenziali

2. Le tipologie di abuso
2.1. Tipologia 1
2.2. Tipologia 2
2.3. Tipologia 3
2.4. Tipologia 4
2.5. Tipologia 5
2.6. Tipologia 6

3. Opere non suscettibili di sanatoria
3.1. Vincoli storici, artistici, architettonici, archeologici, paesistici, ambientali, idrogeologici
3.2. Vincoli a difesa delle coste marine, lacuali e fluviali
3.3. Vincoli a tutela di interesse della difesa militare e della sicurezza interna
3.4. Opere abusivamente eseguite da proprietari o aventi causa condannati con sentenza definitiva per i delitti di cui agli artt. 416-bis, 648-bis e 648-ter del Codice Penale
3.5. Opere eseguite su fabbricati ove non siano possibili interventi per l'adeguamento antisismico
3.6. Indisponibilità della concessione delle aree demaniali
3.7. Vincoli a tutela di interessi idrogeologici e delle falde acquifere, dei beni ambientali e paesistici, nonchè dei parchi e delle aree protette nazionali, regionali e provinciali
3.8. Immobili dichiarati monumento nazionale
3.9. Opere che insistono su aree boscate o su pascolo i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco
3.10. Porti e aree appartenenti al Demanio marittimo

4. Guida alla compilazione del modello di domanda
4.1. Procedura per la sanatoria
4.2. Dati relativi al richiedente
4.3. Dati relativi all'illecito edilizio
4.4. Descrizione sintetica dell'illecito edilizio
4.5. Calcolo dell'oblazione
4.6. Calcolo dell'anticipazione degli oneri concessori
4.7. Dati relativi al versamento

5. Esempi applicativi di calcolo dell'oblazione e degli oneri concessori
5.1. Esempio 1. Tipologia 1
5.2. Esempio 2. Tipologia 2
5.3. Esempio 3. Tipologia 3
5.4. Esempio 4. Tipologia 4
5.5. Esempio 5. Tipologia 5
5.6. Esempio 6. Tipologia 6

6. Regolarizzazione delle opere eseguite su aree di proprietà dello stato
6.1. TABELLA A. Valori unitari degli indennizzi
6.2. TABELLA B. Valori unitari delle aree

7. Modulistica tipo

8. Rassegna normativa
8.1. Decreto legge 30 settembre 2003, n. 269
8.2. Legge 23 dicembre 1994, n. 724
8.3. Legge 23 dicembre 1996, n. 662
8.4. DECRETO Ministero lavori pubblici 15 maggio 1985
8.5. Legge 28 febbraio 1985, n. 47
8.6. Ordinanza del P.C.M. 20 marzo 2003, n. 3274
8.7. Nuove norme zone sismiche

Manuale del software

Bibliografia

Licenza d'uso

Scheda di registrazione

1. NOTA INTRODUTTIVA