SCHEDA TECNICA DEL LIBRO
La manutenzione dell'opera di calcestruzzo + Manuale di calcolo agli stati limite II Ed.
Gianni Michele De Gaetanis
DESCRIZIONE
Libretto d'uso, Manuale di manutenzione e programma di manutenzione di un'opera in C.A.
Nella legislazione tecnica italiana l’elemento manutenzione, inteso quale operazione volta a ripristinare la condizione di svolgere la funzione prevista, compare nella Legge n. 46/1990.
In realtà, solo nel 1994, con la Merloni, il concetto viene delineato con precisione. Da quel momento in poi la manutenzione assume un ruolo sempre crescente nell’ambito delle opere pubbliche e per al sicurezza degli impianti fino all’ultimo disposto di legge, le Norme Tecniche per le Costruzioni, il cui la manutenzione diviene un obbligo esteso anche ai soggetti privati.
La manutenzione non è una semplice operazione tabulare o di check-list: l’opera deve essere progettata anche in funzione della manutenzione.
Per poter conseguire tale approccio è necessario conoscere le dinamiche di degrado dei materiali e dei componenti al fine di poter ragionevolmente prevedere il loro comportamento nel tempo, l’interazione fra le parti e l’interazione con l’ambiente e l’utente.
Una tale condizione richiede conoscenze specifiche nel campo dei materiali, strutturali e non, e nel campo impiantistico.
Il presente testo, in particolare, inquadra la manutenzione quale risultato delle dinamiche di degrado dei materiali: è evidente, quindi, la specifica e specialistica conoscenza degli stessi e lo studio dell’interazione con l’ambiente e le condizioni di uso.
In tal senso, il primo approccio alla manutenzione non può che essere di tipo chimico-fisico ai materiali: è il punto di partenza per lo studio delle dinamiche di interazione e di degrado.
Il CD-ROM allegato, utilizzabile in ambiente Microsoft Windows, consente l’installazione di un software per gestire:
– Schede libretto d’uso;
– Schede manuale di manutenzione;
– Schede programma di manutenzione.
Requisiti minimi hardware e software
Processore da 1.00 GHz; Microsoft Windows XP/Vista/7 (per gli utenti Microsoft Windows Vista e Microsoft Windows 7 sono necessari i privilegi di “amministratore”); 256 Mb di RAM; 30 Mb liberi sull’Hard Disk; Microsoft Word 2000.
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STATI LIMITE ALL’ITALIANA
CALCESTRUZZO CON ARMATURA METALLICA
Aggiornato al decreto del Ministero delle infrastrutture 14 gennaio 2008 (Norme Tecniche per le Costruzioni)
Il metodo agli stati limite risulta oggi poco diffuso e, sotto certi aspetti, rigettato dal mondo professionale italiano: le ragioni di tale atteggiamento sono da ricercare, principalmente, nella oscura definizione del concetto di stato limite fornito dalle norme.
La definizione data dalle norme lega lo stato limite ad aspetti funzionali macroscopici della struttura, lasciando un vuoto sulla meccanica dei materiali. Poiché l’obiettivo finale del progettista è il dimensionamento delle sezioni, è più logico, nonché più ragionevole, relazionare lo stato limite ai materiali: in questo senso la norma manca clamorosamente l’obiettivo. Ciò significa che se il concetto di stato limite fa parte del back-ground culturale del professionista, l’interpretazione della norma presenta qualche difficoltà, se il concetto è estraneo al professionista, l’interpretazione della norma è impossibile!
Così come la I edizione del manuale, anche la presente è pensata considerando le esigenze specifiche del progettista: rispetto alla I edizione è completamente riveduta ed aggiornata al decreto ministeriale del 14 gennaio 2008 ed è integrata con le prescrizioni sismiche.
Anche in questa edizione sono proposti i “grafici ad n variabili in piano”, risultato di circa dieci anni di studi dell’autore, che permettono il dimensionamento degli elementi strutturali senza necessità di eseguire alcun calcolo manuale.
Infine, a chiarimento di ogni prescrizione e nota teorico-normativa riportata, sono presenti degli esempi applicativi e, fra questi, il calcolo completo degli elementi di un telaio in calcestruzzo armato.
Il CD-ROM allegato, che è parte integrante della pubblicazione, contiene un software in ambiente MS Windows® per il calcolo degli elementi strutturali secondo il metodo degli stati limite. Il software consente il dimensionamento di sezioni rettangolari/quadrate sollecitate da sforzo normale centrato o eccentrico (presso/tenso flessione retta), flessione retta, torsione e taglio e, inoltre:
Nella legislazione tecnica italiana l’elemento manutenzione, inteso quale operazione volta a ripristinare la condizione di svolgere la funzione prevista, compare nella Legge n. 46/1990.
In realtà, solo nel 1994, con la Merloni, il concetto viene delineato con precisione. Da quel momento in poi la manutenzione assume un ruolo sempre crescente nell’ambito delle opere pubbliche e per al sicurezza degli impianti fino all’ultimo disposto di legge, le Norme Tecniche per le Costruzioni, il cui la manutenzione diviene un obbligo esteso anche ai soggetti privati.
La manutenzione non è una semplice operazione tabulare o di check-list: l’opera deve essere progettata anche in funzione della manutenzione.
Per poter conseguire tale approccio è necessario conoscere le dinamiche di degrado dei materiali e dei componenti al fine di poter ragionevolmente prevedere il loro comportamento nel tempo, l’interazione fra le parti e l’interazione con l’ambiente e l’utente.
Una tale condizione richiede conoscenze specifiche nel campo dei materiali, strutturali e non, e nel campo impiantistico.
Il presente testo, in particolare, inquadra la manutenzione quale risultato delle dinamiche di degrado dei materiali: è evidente, quindi, la specifica e specialistica conoscenza degli stessi e lo studio dell’interazione con l’ambiente e le condizioni di uso.
In tal senso, il primo approccio alla manutenzione non può che essere di tipo chimico-fisico ai materiali: è il punto di partenza per lo studio delle dinamiche di interazione e di degrado.
Il CD-ROM allegato, utilizzabile in ambiente Microsoft Windows, consente l’installazione di un software per gestire:
– Schede libretto d’uso;
– Schede manuale di manutenzione;
– Schede programma di manutenzione.
Requisiti minimi hardware e software
Processore da 1.00 GHz; Microsoft Windows XP/Vista/7 (per gli utenti Microsoft Windows Vista e Microsoft Windows 7 sono necessari i privilegi di “amministratore”); 256 Mb di RAM; 30 Mb liberi sull’Hard Disk; Microsoft Word 2000.
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STATI LIMITE ALL’ITALIANA
CALCESTRUZZO CON ARMATURA METALLICA
Aggiornato al decreto del Ministero delle infrastrutture 14 gennaio 2008 (Norme Tecniche per le Costruzioni)
Il metodo agli stati limite risulta oggi poco diffuso e, sotto certi aspetti, rigettato dal mondo professionale italiano: le ragioni di tale atteggiamento sono da ricercare, principalmente, nella oscura definizione del concetto di stato limite fornito dalle norme.
La definizione data dalle norme lega lo stato limite ad aspetti funzionali macroscopici della struttura, lasciando un vuoto sulla meccanica dei materiali. Poiché l’obiettivo finale del progettista è il dimensionamento delle sezioni, è più logico, nonché più ragionevole, relazionare lo stato limite ai materiali: in questo senso la norma manca clamorosamente l’obiettivo. Ciò significa che se il concetto di stato limite fa parte del back-ground culturale del professionista, l’interpretazione della norma presenta qualche difficoltà, se il concetto è estraneo al professionista, l’interpretazione della norma è impossibile!
Così come la I edizione del manuale, anche la presente è pensata considerando le esigenze specifiche del progettista: rispetto alla I edizione è completamente riveduta ed aggiornata al decreto ministeriale del 14 gennaio 2008 ed è integrata con le prescrizioni sismiche.
Anche in questa edizione sono proposti i “grafici ad n variabili in piano”, risultato di circa dieci anni di studi dell’autore, che permettono il dimensionamento degli elementi strutturali senza necessità di eseguire alcun calcolo manuale.
Infine, a chiarimento di ogni prescrizione e nota teorico-normativa riportata, sono presenti degli esempi applicativi e, fra questi, il calcolo completo degli elementi di un telaio in calcestruzzo armato.
- fornisce a video, per le relative sollecitazioni, i campi di interazione e la curvatura della sezione con l’identificazione della posizione dell’asse neutro;
- fornisce stampe grafiche di dettaglio sui legami costitutivi e sui campi di interazione;
- permette la stampa, utilizzabile quale allegato ad una generica relazione di calcolo, dei dati immessi e dei risultati del calcolo.