SCHEDA TECNICA DEL LIBRO
Il governo dell'incertezza. La pianificazione della città metropolitana tra globale e locale
Carlo Mazzei
- Anno: I edizione febbraio 2016
- Pagine: 100
- Edizione ebook
- Formato: PDF (Info)
- ISBN: 88-8207-841-6
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DESCRIZIONE
Le città oggi sono “sospese” fra la dimensione internazionale dell’economia e della politica e quella locale degli assetti del territorio e dei conflitti sociali. Mentre i processi di metropolizzazione appaiono irreversibili e si tenta di raggiungere l’obiettivo europeo di uno sviluppo di regioni e città di rilievo globale, il dibattito pubblico italiano appare confuso anche nell’affrontare il delicato ruolo di Roma Capitale d’Italia.
Amministrare la complessità è urgente per delineare strategie moderne e traiettorie di sviluppo dei contesti urbani e dell’intera società; per direzionare la «continuità spaziale» raggiungendo il successo economico e facendo un uso integrato dei servizi pubblici; per gestire la «stretta integrazione territoriale» ripensando le funzioni pianificatorie; per orientare la società della conoscenza.
Competizione e coesione, produzione e redistribuzione sono fattori dirimenti da approfondire esaminando i mutamenti della manifattura e dell’organizzazione del lavoro, della segmentazione e della delocalizzazione dell’industria; bisogna pensare agli strumenti conoscitivi per riconfigurare le reti, i servizi territoriali, i flussi di pendolari e merci, le politiche abitative; occorre concepire un governo del territorio capace di determinare precise politiche pubbliche con il coinvolgimento dei soggetti privati per accrescere i vantaggi derivanti dalle economie d’agglomerazione; è urgente utilizzare in modo nuovo i fondi strutturali europei; importante è coniugare territorio, popolo insediato e sovranità democratica revisionando i concetti di centro e di periferia.
Ma le Città metropolitane sono “pseudo-province” o “super-comuni”?
Una grande sfida irrisolta nel nostro Paese, dopo la riforma costituzionale del 2001 e la Legge c.d. “Delrio”, riguarda l’efficace superamento della ripartizione territoriale per approdare ad un flessibile ente metropolitano di primo livello, adatto a governare il salto di scala globale così da coinvolgere direttamente e «virtualmente ogni interesse umano».
Amministrare la complessità è urgente per delineare strategie moderne e traiettorie di sviluppo dei contesti urbani e dell’intera società; per direzionare la «continuità spaziale» raggiungendo il successo economico e facendo un uso integrato dei servizi pubblici; per gestire la «stretta integrazione territoriale» ripensando le funzioni pianificatorie; per orientare la società della conoscenza.
Competizione e coesione, produzione e redistribuzione sono fattori dirimenti da approfondire esaminando i mutamenti della manifattura e dell’organizzazione del lavoro, della segmentazione e della delocalizzazione dell’industria; bisogna pensare agli strumenti conoscitivi per riconfigurare le reti, i servizi territoriali, i flussi di pendolari e merci, le politiche abitative; occorre concepire un governo del territorio capace di determinare precise politiche pubbliche con il coinvolgimento dei soggetti privati per accrescere i vantaggi derivanti dalle economie d’agglomerazione; è urgente utilizzare in modo nuovo i fondi strutturali europei; importante è coniugare territorio, popolo insediato e sovranità democratica revisionando i concetti di centro e di periferia.
Ma le Città metropolitane sono “pseudo-province” o “super-comuni”?
Una grande sfida irrisolta nel nostro Paese, dopo la riforma costituzionale del 2001 e la Legge c.d. “Delrio”, riguarda l’efficace superamento della ripartizione territoriale per approdare ad un flessibile ente metropolitano di primo livello, adatto a governare il salto di scala globale così da coinvolgere direttamente e «virtualmente ogni interesse umano».