•PRESENTAZIONE
•I DECRETI MINISTERIALI
1. Il D.M. 28 febbraio 2017, n. 58
2. Il D.M. 7 marzo 2017, n. 65
3. Obbligatorietà della Classificazione del Rischio Sismico
4. Figure tecniche professionali
1.GRANDEZZE FONDAMENTALI E DEFINIZIONI
1.1. Classi di rischio sismico
1.2. Perdita annuale media e Classi PAM
1.3. Percentuale del costo di ricostruzione
1.4. Domanda e capacità
1.5. Indice di sicurezza e Classe IS-V
1.6. Stati Limite di riferimento
1.7. L’accelerazione sismica attesa al suolo
1.8. Periodo di ritorno
1.9. Classi d’uso
1.10. Vita nominale
1.11. Periodo di riferimento
1.12. Probabilità di accadimento nel periodo di riferimento
1.13. Stato Limite di Inizio Danno
1.14. Stato Limite di Ricostruzione
1.15. Frequenza media annua di superamento associata alla capacità
2.METODO CONVENZIONALE
2.1. Generalità
2.2. Valutazione della vulnerabilità sismica
2.3. Iter procedurale del metodo convenzionale
2.4. Costruzione del diagramma PAM e attribuzione della Classe PAM
2.5. Attribuzione della Classe IS-V
2.6. Attribuzione della Classe di Rischio Sismico
2.7. Casi particolari
2.8. Miglioramento della Classe di Rischio
2.9. Osservazioni
3.METODO SEMPLIFICATO
3.1. Generalità
3.2. Tipologia di interventi ammessi per la valutazione semplificata
3.3. European Macroseismic Scale
3.4. Iter procedurale
3.5. Miglioramento della Classe di Rischio
4.GLI EDIFICI ESISTENTI IN MURATURA
4.1. Generalità
4.2. Classificazione degli edifici
4.3. Edifici di Prima Classe
4.4. Edifici di Seconda Classe
4.5. Edifici di Terza Classe
4.6. Orizzontamenti infinitamente rigidi
4.7. Travi di accoppiamento
5.ESEMPIO APPLICATIVO DI METODO CONVENZIONALE (EDIFICIO IN C.A.)
5.1. Descrizione del fabbricato
5.2. Caratteristiche dei materiali
5.3. Parametri sismici del sito
5.4. Risultati delle analisi sismiche
5.5. Classificazione IS-V
5.6. Completamento dei valori in termini di periodo di ritorno
5.7. Determinazione delle frequenze medie annue
5.8. Determinazione della Classe PAM
5.9. Attribuzione della Classe di Rischio Sismico
5.10. Utilizzo del foglio elettronico
6.ESEMPIO APPLICATIVO DI METODO CONVENZIONALE (EDIFICIO IN MURATURA)
6.1. Descrizione del fabbricato
6.2. Caratteristiche dei materiali
6.3. Parametri sismici del sito
6.4. Risultati delle analisi sismiche
6.5. Classificazione IS-V
6.6. Completamento dei valori in termini di periodo di ritorno
6.7. Determinazione delle frequenze medie annue
6.8. Determinazione della Classe PAM
6.9. Attribuzione della Classe di Rischio Sismico
6.10. Utilizzo del foglio elettronico
7.ESEMPIO APPLICATIVO DI METODO CONVENZIONALE (edificio A STRUTTURA PORTANTE IN LATERIZIO CON UNA PARTE DI PILASTRI INTERNI IN C.A.)
7.1. Descrizione del fabbricato
7.2. Caratteristiche dei materiali
7.3. Parametri sismici del sito
7.4. Risultati delle analisi sismiche
7.5. Classificazione IS-V
7.6. Completamento dei valori in termini di periodo di ritorno
7.7. Determinazione delle frequenze medie annue
7.8. Determinazione della Classe PAM
7.9. Attribuzione della Classe di Rischio Sismico
7.10. Utilizzo del foglio elettronico
8.APPLICAZIONI DEL METODO SEMPLIFICATO
8.1. Capo applicativo 1
8.1.1. Descrizione del fabbricato
8.1.2. Determinazione della tipologia strutturale e attribuzione della Classe Vi
8.1.3. Determinazione dell’eventuale scostamento dalla Classe media
8.1.4. Individuazione della zona sismica
8.1.5. Attribuzione della Classe di Rischio
8.1.6. Osservazioni rispetto al metodo convenzionale
8.2. Caso applicativo 2
8.2.1. Descrizione del fabbricato
8.2.2. Determinazione della tipologia strutturale e attribuzione della Classe Vi
8.2.3. Determinazione dell’eventuale scostamento dalla Classe media
8.2.4. Individuazione della zona sismica
8.2.5. Attribuzione della Classe di Rischio
8.2.6. Osservazioni rispetto al Metodo Convenzionale
9.STRATEGIE PER GLI INTERVENTI
9.1. Mitigazione del Rischio Sismico con il Metodo Semplificato
9.2. Analisi degli interventi con il Metodo Semplificato
9.2.1. Casistica delle tipologie strutturali
9.2.2. Pietra Grezza
9.2.3. Mattoni di terra cruda (adobe)
9.2.4. Pietra sbozzata
9.2.5. Mattoni o pietra lavorata
9.2.6. Pietra massiccia per costruzioni monumentali
9.2.7. Mattoni + solai ad elevata rigidezza nel proprio piano medio
9.2.8. Muratura rinforzata e/o confinata
9.3. Mitigazione del Rischio Sismico per capannoni industriali in assenza di preventiva attribuzione della Classe di Rischio
9.4. Mitigazione del Rischio Sismico per edifici in c.a. in assenza di preventiva attribuzione della Classe di Rischio
9.5. Mitigazione del Rischio Sismico con il Metodo Convenzionale
9.6. Strategia di intervento su edificio industriale in c.a.
9.6.1. Generalità
9.6.2. Prima ipotesi di intervento (4 pilastri)
9.6.3. Seconda ipotesi di intervento (8 pilastri)
9.6.4. Terza ipotesi di intervento (12 pilastri)
9.6.5. Quarta ipotesi: adeguamento sismico
10.ASSEVERAZIONI E ATTESTAZIONI
10.1. Asseverazione del progettista delle strutture (Modello B)
10.2. Asseverazioni con metodo semplificato
10.3. Attestazioni del Direttore dei lavori delle strutture e del collaudatore statico
•allegati
–ALLEGATO 1
Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 28 febbraio 2017, n. 58, recante: “Linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni nonché le modalità per l’attestazione, da parte di professionisti abilitati, dell’efficacia degli interventi effettuati”
–ALLEGATO 2
Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 7 marzo 2017, n. 65, recante: “Linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni e i relativi allegati. Modifiche all’articolo 3 del Decreto Ministeriale n. 58 del 28 febbraio 2017”
–ALLEGATO 3
Linee Guida per la Classificazione del Rischio Sismico delle Costruzioni (aggiornate al DMIT n. 65/2017, Allegato A)
–ALLEGATO 4
Modello di asseverazione del progettista delle strutture (aggiornate al DMIT n. 65/2017, Allegato B)
–ALLEGATO 5
SISMABONUS – Sinottico delle detrazioni fiscali
–ALLEGATO 6
Linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni nonché le modalità per l’attestazione, da parte di professionisti abilitati, dell’efficacia degli interventi effettuati – Testo coordinato del MIT
–ALLEGATO 7
Estratto NTC, Interventi adeguamento, miglioramento, locali
–ALLEGATO 8
Modello asseverazione direttore lavori e collaudatore
•INSTALLAZIONE DEL SOFTWARE INCLUSO
–Note sul software incluso
–Requisiti hardware e software
–Download del software e richiesta della password di attivazione
–Installazione ed attivazione del software