Classificazione sismica degli edifici

Classificazione sismica degli edifici

DESCRIZIONE

Ai sensi delle linee Guida del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti emanate con i decreti ministeriali n. 58/2017 e n. 65/2017 (Sismabonus)
- Grandezze Fondamentali
- Metodo Convenzionale
- Metodo semplificato
- Edifici esistenti in muratura
- Strategie per gli inteventi
- Esempi Applicativi
- Asseverazioni e attestazioni

Ci sono voluti quasi 15 anni per arrivare ad un minimo di cultura antisismica nel nostro Paese, precisamente dal 2003, anno in cui veniva emanata l’O.P.C.M. n. 3274/2003. Finalmente qualche timido passo si sta compiendo. A marzo 2017 sono stati emanati due decreti dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti che introducono le “Linee Guida sulla Classificazione del Rischio Si-smico delle Costruzioni” di cui questo testo si occupa.
L’applicazione delle classificazione non è obbligatoria ed è inserita in una Legge Finanziaria (questo la dice lunga). In pratica chi volesse accedere ad una serie di benefici fiscali può far conto di queste Linee Guida per farsi certificare, da un tecnico del settore, la classe di rischio sismico di un dato immobile, sul quale operare una serie di interventi di mitigazione del rischio. La certificazione della classificazione sismica va fatta “pre” e “post” intervento ed è tesa a dimostrare l’avanzamento di classe in senso migliorativo. Esistono due metodi che consentono di effettuare le procedure di classificazione: il Metodo Convenzionale (che si basa su criteri di calcolo) e il Metodo Semplificato (che si attua per via tabellare).
Il lettore troverà nella presente pubblicazione i concetti teorici e gli algoritmi da applicare per il Metodo Convenzionale nonché l’illustrazione delle modalità di applicazione del Metodo Semplificato. Il testo contiene una serie di esempi applicativi sia per quanto concerne il Metodo Convenzionale, sia il Metodo Semplificato. Gli esempi con il Metodo Convenzionale sono stati sviluppati con l’ausilio del foglio di calcolo allegato alla pubblicazione.
Negli allegati al testo (anche in formato digitale nel software incluso) è presente la modulistica che il tecnico deve compilare per adempiere alle prescrizioni contenute nel decreto (asseverazione dello strutturista e atte-stazioni del direttore dei lavori e del collaudatore).
Il lettore viene, in pratica, guidato passo passo alla comprensione e all’applicazione dei contenuti necessari ad una consapevole redazione della pratica di finanziamento e relativa classificazione.

NOTE SUL SOFTWARE INCLUSO
Il software incluso, parte integrante della pubblicazione, installa: Foglio di calcolo per determinare automaticamente la classificazione sismica degli edifici secondo il Metodo Convenzionale (utilizzabile per le relazioni tec-niche). Il file viene fornito in formato .ods (OpenDocument Spreadsheet) compatibile con i più diffusi programmi per la gestione dei fogli di calcolo.; Modello di attestazione per i Direttori dei Lavori e i Collaudatori Statici (documento editabile in formato .doc); Modello B previsto per l’asseverazione del Progettista delle Strutture (documento editabile in formato .doc).

Requisiti hardware e software: Processore da 2.00 GHz; MS Windows Vista/7/8/10 (è necessario disporre dei privilegi di amministratore); MS .Net Framework 4 o vs. successive; 250 MB liberi sull’HDD; 2 GB di RAM; Programma che gestisce file .ods (consigliati MS Excel e OpenOffice); MS Word 2007 e vs. successive; Accesso ad internet e browser web.

Il software incluso è parte integrante della presente pubblicazione e resterà disponibile nel menu G-cloud dell’area personale del sito www.grafill.it. Marco Boscolo Bielo, architetto, libero professionista. È autore di numerose pubblicazioni in ambito tecnico e tecnico-storico, e docente presso Ordini Professionali ed Enti di Formazione.

INDICE LIBRO

PRESENTAZIONE

I DECRETI MINISTERIALI

1. Il D.M. 28 febbraio 2017, n. 58

2. Il D.M. 7 marzo 2017, n. 65

3. Obbligatorietà della Classificazione del Rischio Sismico

4. Figure tecniche professionali

1.GRANDEZZE FONDAMENTALI E DEFINIZIONI

1.1. Classi di rischio sismico

1.2. Perdita annuale media e Classi PAM

1.3. Percentuale del costo di ricostruzione

1.4. Domanda e capacità

1.5. Indice di sicurezza e Classe IS-V

1.6. Stati Limite di riferimento

1.7. L’accelerazione sismica attesa al suolo

1.8. Periodo di ritorno

1.9. Classi d’uso

1.10. Vita nominale

1.11. Periodo di riferimento

1.12. Probabilità di accadimento nel periodo di riferimento

1.13. Stato Limite di Inizio Danno

1.14. Stato Limite di Ricostruzione

1.15. Frequenza media annua di superamento associata alla capacità

2.METODO CONVENZIONALE

2.1. Generalità

2.2. Valutazione della vulnerabilità sismica

2.3. Iter procedurale del metodo convenzionale

2.4. Costruzione del diagramma PAM e attribuzione della Classe PAM

2.5. Attribuzione della Classe IS-V

2.6. Attribuzione della Classe di Rischio Sismico

2.7. Casi particolari

2.8. Miglioramento della Classe di Rischio

2.9. Osservazioni

3.METODO SEMPLIFICATO

3.1. Generalità

3.2. Tipologia di interventi ammessi per la valutazione semplificata

3.3. European Macroseismic Scale

3.4. Iter procedurale

3.5. Miglioramento della Classe di Rischio

4.GLI EDIFICI ESISTENTI IN MURATURA

4.1. Generalità

4.2. Classificazione degli edifici

4.3. Edifici di Prima Classe

4.4. Edifici di Seconda Classe

4.5. Edifici di Terza Classe

4.6. Orizzontamenti infinitamente rigidi

4.7. Travi di accoppiamento

5.ESEMPIO APPLICATIVO DI METODO CONVENZIONALE (EDIFICIO IN C.A.)

5.1. Descrizione del fabbricato

5.2. Caratteristiche dei materiali

5.3. Parametri sismici del sito

5.4. Risultati delle analisi sismiche

5.5. Classificazione IS-V

5.6. Completamento dei valori in termini di periodo di ritorno

5.7. Determinazione delle frequenze medie annue

5.8. Determinazione della Classe PAM

5.9. Attribuzione della Classe di Rischio Sismico

5.10. Utilizzo del foglio elettronico

6.ESEMPIO APPLICATIVO DI METODO CONVENZIONALE (EDIFICIO IN MURATURA)

6.1. Descrizione del fabbricato

6.2. Caratteristiche dei materiali

6.3. Parametri sismici del sito

6.4. Risultati delle analisi sismiche

6.5. Classificazione IS-V

6.6. Completamento dei valori in termini di periodo di ritorno

6.7. Determinazione delle frequenze medie annue

6.8. Determinazione della Classe PAM

6.9. Attribuzione della Classe di Rischio Sismico

6.10. Utilizzo del foglio elettronico

7.ESEMPIO APPLICATIVO DI METODO CONVENZIONALE (edificio A STRUTTURA PORTANTE IN LATERIZIO CON UNA PARTE DI PILASTRI INTERNI IN C.A.)

7.1. Descrizione del fabbricato

7.2. Caratteristiche dei materiali

7.3. Parametri sismici del sito

7.4. Risultati delle analisi sismiche

7.5. Classificazione IS-V

7.6. Completamento dei valori in termini di periodo di ritorno

7.7. Determinazione delle frequenze medie annue

7.8. Determinazione della Classe PAM

7.9. Attribuzione della Classe di Rischio Sismico

7.10. Utilizzo del foglio elettronico

8.APPLICAZIONI DEL METODO SEMPLIFICATO

8.1. Capo applicativo 1

8.1.1. Descrizione del fabbricato

8.1.2. Determinazione della tipologia strutturale e attribuzione della Classe Vi

8.1.3. Determinazione dell’eventuale scostamento dalla Classe media

8.1.4. Individuazione della zona sismica

8.1.5. Attribuzione della Classe di Rischio

8.1.6. Osservazioni rispetto al metodo convenzionale

8.2. Caso applicativo 2

8.2.1. Descrizione del fabbricato

8.2.2. Determinazione della tipologia strutturale e attribuzione della Classe Vi

8.2.3. Determinazione dell’eventuale scostamento dalla Classe media

8.2.4. Individuazione della zona sismica

8.2.5. Attribuzione della Classe di Rischio

8.2.6. Osservazioni rispetto al Metodo Convenzionale

9.STRATEGIE PER GLI INTERVENTI

9.1. Mitigazione del Rischio Sismico con il Metodo Semplificato

9.2. Analisi degli interventi con il Metodo Semplificato

9.2.1. Casistica delle tipologie strutturali

9.2.2. Pietra Grezza

9.2.3. Mattoni di terra cruda (adobe)

9.2.4. Pietra sbozzata

9.2.5. Mattoni o pietra lavorata

9.2.6. Pietra massiccia per costruzioni monumentali

9.2.7. Mattoni + solai ad elevata rigidezza nel proprio piano medio

9.2.8. Muratura rinforzata e/o confinata

9.3. Mitigazione del Rischio Sismico per capannoni industriali in assenza di preventiva attribuzione della Classe di Rischio

9.4. Mitigazione del Rischio Sismico per edifici in c.a. in assenza di preventiva attribuzione della Classe di Rischio

9.5. Mitigazione del Rischio Sismico con il Metodo Convenzionale

9.6. Strategia di intervento su edificio industriale in c.a.

9.6.1. Generalità

9.6.2. Prima ipotesi di intervento (4 pilastri)

9.6.3. Seconda ipotesi di intervento (8 pilastri)

9.6.4. Terza ipotesi di intervento (12 pilastri)

9.6.5. Quarta ipotesi: adeguamento sismico

10.ASSEVERAZIONI E ATTESTAZIONI

10.1. Asseverazione del progettista delle strutture (Modello B)

10.2. Asseverazioni con metodo semplificato

10.3. Attestazioni del Direttore dei lavori delle strutture e del collaudatore statico

allegati

ALLEGATO 1

Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 28 febbraio 2017, n. 58, recante: “Linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni nonché le modalità per l’attestazione, da parte di professionisti abilitati, dell’efficacia degli interventi effettuati

ALLEGATO 2

Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 7 marzo 2017, n. 65, recante: “Linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni e i relativi allegati. Modifiche all’articolo 3 del Decreto Ministeriale n. 58 del 28 febbraio 2017

ALLEGATO 3

Linee Guida per la Classificazione del Rischio Sismico delle Costruzioni (aggiornate al DMIT n. 65/2017, Allegato A)

ALLEGATO 4

Modello di asseverazione del progettista delle strutture (aggiornate al DMIT n. 65/2017, Allegato B)

ALLEGATO 5

SISMABONUS – Sinottico delle detrazioni fiscali

ALLEGATO 6

Linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni nonché le modalità per l’attestazione, da parte di professionisti abilitati, dell’efficacia degli interventi effettuati – Testo coordinato del MIT

ALLEGATO 7

Estratto NTC, Interventi adeguamento, miglioramento, locali

ALLEGATO 8

Modello asseverazione direttore lavori e collaudatore

INSTALLAZIONE DEL SOFTWARE INCLUSO

Note sul software incluso

Requisiti hardware e software

Download del software e richiesta della password di attivazione

Installazione ed attivazione del software