L'edilizia "acrobatica" in realtà non è tassativamente vietata dalle norme, ma l'utilizzo di sistemi su funi - che le attuali norme inseriscono tra i DPI - può avvenire solo a seguito di un'accurata valutazione del rischio che ne dimostri l'efficacia in termini di sicurezza e, dunque, per una casistica molto limitata. Questa attività "funambolica" è invece tipica di alcuni settori e per lavorazioni che si svolgono sugli alberi o su pali e tralicci e su pendii rocciosi. In ogni caso, le lavorazioni in quota rappresentano un momento molto importante di valutazione del rischio, in quanto la progettazione dei sistemi di sicurezza si diversifica sensibilmente in funzione della tipologia morfologica del sito di intervento.
Il testo esamina l'applicabilità delle lavorazioni eseguite mediante sistemi a fune e si rivolge agli operatori dei settori produttivi interessati oltre che a progettisti, coordinatori per la sicurezza e tecnici delle stazioni appaltanti che si trovano ad affrontare situazioni progettuali e realizzative ove occorre valutare attentamente il rischio di caduta dall'alto.
Note sul software incluso
Il software incluso consente di accedere ai seguenti documenti:
Utilità disponibili con il software:
Requisiti hardware e software
Processore da 2.00 GHz; MS Windows XP/Vista/7/8 (per utenti MS Windows Vista/7/8 sono necessari i privilegi di "amministratore"); 250 MB liberi sull'HDD; 1 GB di RAM; Word processor compatibile con file .rtf (consigliato MS Word 2003 o vs. successive); Adobe Reader 11.x o vs. successive.
Danilo G.M. De Filippo, ingegnere, è Responsabile della Vigilanza presso la DTL di Siena e fa parte del gruppo di docenti formatori incaricati dal Ministero del Lavoro in seno al progetto "Formazione e Sicurezza". Insignito dell'Onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana per l'impegno al contrasto alle "morti bianche", è anche autore di numerose pubblicazioni sull'argomento sicurezza sul lavoro.
Rolando Giomarelli, Tecnico della prevenzione presso l'Azienda USL 7 di Siena, possiede un'esperienza ventennale nell'attività di controllo in materia di sicurezza. È componente del Gruppo Regionale Toscana per l'Edilizia e docente in numerosi corsi di formazione professionale in materia di sicurezza.
Angela Adinolfi, laureata in Scienze Politiche con interesse agli Ordinamenti internazionali in materia di sicurezza sul lavoro. È Ispettore del Lavoro presso la DTL di Siena ed è autrice di numerosi articoli in materia lavoro. Dal 2006 svolge anche funzioni di Presidente nei collegi di conciliazione ed arbitrato.
PRESENTAZIONE
1.Il Lavoro in Quota
1.1. Premessa
1.2. Il quadro normativo
1.2.1. Il Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro
1.2.2. Le lavorazioni effettuate mediante funi
1.3. Le altre fonti normative
1.3.1. I Decreti Ministeriali, le Circolari
1.3.2. Le Norme UNI
1.3.3. Le Linee Guida
2.DEFINIZIONI E AMBITO D’APPLICAZIONE
2.1. Definizioni di carattere generale
2.1.1. Definizioni sull’utilizzo di ponteggi e funi
2.2. Campi di impiego
3.CONCETTI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO
3.1. Premessa
3.2. La valutazione del rischio
3.3. L’obbligo di valutazione del rischio
3.3.1. La delega di funzioni e responsabilità
3.4. Il Documento di Valutazione del Rischio (DVR)
3.5. I rischi interferenziali – il DUVRI
4.I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
4.1. Premessa
4.2. Le caratteristiche e l’utilizzo delle funi
4.3. Verifiche periodiche e manutenzione delle funi
4.4. Indicazioni d’uso per le funi
4.5. I nodi per funi
4.5.1. Nodo doppio inglese
4.5.2. Nodo ad otto con asola o nodo delle guide con frizione
4.5.3. Nodo barcaiolo
4.5.4. Nodo mezzo barcaiolo
4.5.5. Nodo di bloccaggio con asola e controasola
4.5.6. Nodo autobloccante Marchard
4.5.7. Nodo Bulin o “gassa d’amante”
4.6. I connettori
4.7. Gli altri DPI
4.8. Gli ancoraggi
5.IL LAVORO IN QUOTA E SU FUNI
5.1. Premessa: dalla teoria alla realtà
5.2. Valutazione dei rischi in quota
5.2.1. Dispositivo di trattenuta del corpo
5.2.2. Solido punto di ancoraggio
5.2.3. Dispositivo di collegamento
5.3. Tecniche e procedure operative
5.3.1. Metodi di accesso e uscita
5.3.2. Accesso dall’alto
5.3.3. Accesso dal basso
5.3.4. Uscita dal basso
5.3.5. Uscita dall’alto
5.3.6. Conclusioni
5.4. Cenni di tecnica di movimentazione sulla fune
5.4.1. Procedura riepilogativa “passo passo” da attuare nell’utilizzo di un sistema di lavoro su fune
6.FATTORE DI CADUTA
6.1. Definizione
6.1.1. Fattore di caduta nei lavori su fune
6.1.2. Posizionamento
6.1.3. Varianti possibili
6.1.4. Rinvio
6.1.5. Frazionamento
7.IL PIANO DI SICUREZZA
7.1. Premessa
7.2. Schema del programma dei lavori – POS
8.LE SQUADRE DI LAVORO E DI SOCCORSO SU FUNI
8.1. Composizione
8.2. Sistemi di comunicazione
8.3. Evacuazione dal luogo di lavoro
8.4. Soccorso dell’infortunato
8.4.1. Messa in sicurezza dell’infortunato
8.4.2. Infortunato che non si può calare direttamente al suolo
8.4.3. Infortunato che può essere calato al suolo direttamente
8.4.4. Spostamento del soggetto infortunato
8.4.5. Calata al suolo dell’infortunato
9.LA FORMAZIONE PER I LAVORI IN QUOTA
9.1. Premessa
9.2. La formazione per l’impiego di sistemi mediante funi
9.2.1. La formazione dei lavoratori
9.2.2. La formazione dei preposti
9.3. L’importanza dell’addestramento
10.APPENDICE NORMATIVA
11.INSTALLAZIONE DEL SOFTWARE INCLUSO
11.1. Note sul software incluso
11.2. Requisiti hardware e software
11.3. Download del software e richiesta della password di attivazione
11.4. Installazione ed attivazione del software