Riabilitazione delle strutture di CLS

Riabilitazione delle strutture di CLS

Progetto del recupero degli elementi strutturali

DESCRIZIONE

Il recupero e la riabilitazione strutturale hanno costituito, soprattutto negli ultimi anni, una fase fondamentale di riuso e destinazione a nuova funzione e fruizione delle strutture esistenti: lo scopo è la riconversione ad un uti-lizzo più consono alla modernità. Il motivo di ciò è legato a molteplici elementi di vantaggio e necessità quali:


  • aspetti di natura economica, graduati dal legislatore attraverso i bonus, funzionali al recupero piuttosto che all’abbandono in funzione di una edificazione ex novo;
  • uso razionale del suolo, limitazione dei carichi urbanistici attraverso la limitazione di nuove richiesta di servizi urbanistici;
  • uso razionale dell’immobile e garanzia di funzionalità degli spazi;
  • garanzia della staticità dell’immobile nelle diverse situazioni.

L’attenzione del manuale è rivolta alle fondamentali fasi di studio ed analisi delle strutture esistenti e precisamente all’analisi storico critica, ai criteri di calcolo ed analisi (variati nel corso del tempo e funzione del contesto sto-rico-costruttivo) e al dimensionamento strutturale di rinforzi ed incamiciature.


Ogni parte oggetto di analisi e studio può essere verificata ed analizzata: infatti, oltre all’iter logico che consente di addivenire alla conoscenza della struttura in termini di analisi storico critica, tutti i calcoli sono basati su un approccio classico agli stati limite facilmente verificabile, a mano, dall’ingegnere.


Il testo contiene, infine, una raccolta commentata di casi pratici di studio attraverso i quali si è affrontata l’analisi storica critica: gli elementi trattati sono i più disparati a spaziano da semplici elementi con funzione di rinforzo ad elementi strutturali lineari quali travi e/o pilastri, della struttura piane, quali solai, fino alle strutture di una certa dimensione quali le travi da ponte.


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  • Normativa nazionale;
  • Normativa regionale;
  • Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici;
  • Documenti utili;
  • Giurisprudenza.

AUTORE

Gianni Michele De Gaetanis, ingegnere, libero professionista, opera nel campo dell’Ingegneria Civile e della sicurezza sul posto di lavoro. Fra le opere di maggiore importanza, ha collaborato alla ristrutturazione e alla progettazione della messa a norma del Museo Provinciale «Sigismonda Castromediano» di Lecce. È iscritto nell’Elenco Regionale della Puglia (Dipartimento della Protezione Civile – Ufficio Rischio Sismico e Vulcanico) per la «Gestione tecnica dell’emergenza sismica – rilievo del danno e valutazione dell’agibilità».


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INDICE LIBRO

PREFAZIONE

ELENCO DEI SIMBOLI UTILIZZATI

COSTRUZIONI ESISTENTI
1.1. Introduzione
1.2. Nozione di costruzione esistente
1.3. Generalità sulla riabilitazione
1.4. Sicurezza strutturale
1.5. Interventi
1.5.1. Interventi di riparazione o interventi locali
1.5.2. Interventi di miglioramento
1.5.3. Interventi di adeguamento
1.6. Elementi costruttivi degli edifici di calcestruzzo armato
1.6.1. Pilastri, colonne e piloni
1.6.2. Travi e strutture lineari orizzontali/inclinate
1.6.3. Opere di fondazione
1.6.3.1. Fondazioni dirette
1.6.3.2. Fondazioni indirette
1.6.4. Orizzontamenti, solai e coperture
1.6.4.1. Introduzione
1.6.4.2. Solai latero-cementizi con fondello accostato
1.6.4.3. Solai latero-cementizi senza fondello
1.6.4.4. Solai tipo “VARESE”
1.6.4.5. Solai a travetti prefabbricati tralicciati
1.6.4.6. Solai a travetti precompressi
1.6.4.7. Solai tipo “SAP”
1.6.4.8. Solai precompressi alveolari o alveolati
1.6.4.9. Solai prefabbricati a pannelli
1.6.4.10. Solaio con lastre di c.a. tipo predalles gettati in opera
1.6.4.11. Solaio in calcestruzzo armato
1.7. Identificazione dello schema strutturale resistente per le verifiche e valutazione della sicurezza
1.7.1. Analisi storico-critica
1.7.2. Rilievo
1.7.3. Schema strutturale resistente
1.7.3.1. Tematiche generali
1.7.3.2. Schemi semplificati
1.7.4. Caratterizzazione meccanica dei materiali
1.7.5. Livelli di conoscenza e fattori di confidenza
1.7.6. Azioni
1.8. Duttilità delle strutture esistenti
1.9. Documenti ed elaborati del progetto di intervento
1.10. Riferimenti normativi e bibliografici

CARATTERISTICHE DEI MATERIALI
2.1. Materiali
2.1.1. Calcestruzzo in fase di progettazione
2.1.1.1. Titolo
2.1.1.2. SLU e SLE/SLS – Calcestruzzo non confinato
2.1.1.3. SLE/SLS
2.1.1.4. SLU – Calcestruzzo confinato: legame costitutivo, parametri di calcolo e sicurezza
2.1.2. Acciaio
2.1.2.1. Barre
2.1.2.2. Reti e tralicci elettrosaldati
2.1.2.3. SLU
2.1.2.4. SLE/SLS
2.2. Materiali riferiti a strutture esistenti
2.2.1. Introduzione
2.2.2. Livelli di conoscenza
2.2.3. Calcolo delle resistenza di verifica
2.2.4. Materiali nuovi o aggiunti
2.3. Materiali per incamiciature
2.4. Riferimenti normativi e bibliografici

PROVE SULLE STRUTTURE ESISTENTI
3.1. Prove sui materiali: quadro generale
3.1.1. Prove non distruttive
3.1.1.1. Prova sclerometrica: elementi introduttivi
3.1.1.2. Prova ultrasonica: elementi introduttivi
3.1.1.3. Prova SONREB: la prova
3.1.2. Prove semi-distruttive: generalità
3.1.2.1. Prova di estrazione: elementi introduttivi
3.1.2.2. Prova di infissione: elementi introduttivi
3.1.2.3. Metodi combinati (cenni)
3.1.3. Prove distruttive: generalità
3.1.3.1. Analisi delle prove di laboratorio
3.2. Riferimenti normativi e bibliografici

DEGRADO FISICO-CHIMICO, CLASSIFICAZIONE AMBIENTALE E SL
4.1. Introduzione al calcestruzzo storico, moderno e sua composizione
4.1.1. Cemento normale e ad alta resistenza
4.1.1.1. Cemento portland naturale e artificiale
4.2. Azione della CO2: la carbonatazione
4.3. Azione dei cloruri
4.3.1. Cloruro di calcio
4.3.2. Cloruro di sodio
4.3.3. Effetti e danni
4.4. Azione dei solfati
4.5. Reazione alcali-aggregati
4.5.1. Tipi di reazione
4.5.2. Tipi di inerti
4.6. Classificazione ambientale
4.6.1. Condizioni ambientali ordinarie
4.6.2. Condizioni ambientali aggressive
4.6.3. Condizioni ambientali molto aggressive
4.7. Stati limite
4.7.1. Stati limite non sismici
4.7.2. Stati limite sismici
4.7.3. Combinazioni delle azioni
4.7.4. Verifiche agli SLU
4.7.5. Verifiche agli SLE/SLS

DISSESTI STRUTTURALI
5.1. Introduzione
5.2. Danni lievissimi/lievi
5.2.1. Fessurazioni
5.2.1.1. Fessurazioni da ritiro
5.2.1.2. Fessurazioni termiche
5.2.1.3. Fessurazioni da cedimenti vincolari o da deformazioni eccessive
5.2.1.4. Azione del sisma
5.3. Danni gravi
5.3.1. Dissesti per singole azioni o sollecitazioni
5.3.1.1. Compressione/trazione semplice
5.3.1.2. Flessione semplice e con sforzo normale
5.3.1.3. Taglio e torsione
5.3.2. Dissesti per cedimenti di fondazione
5.3.2.1. Cedimenti di strutture di bordo o d’angolo
5.3.2.2. Cedimenti di strutture interne all’edificio
5.3.2.3. Cedimenti orizzontali di strutture verticali all’edificio
5.3.3. Azione sismica
5.3.3.1. Danni gravi sulle strutture portate
5.3.3.2. Danni alle strutture portanti

ESEMPI APPLICATIVI
ESEMPIO 1 Stima del tempo di completa carbonatazione del copriferro
ESEMPIO 2 Stima del copriferro in relazione al periodo di carbonatazione
ESEMPIO 3 Analisi prova sclerometrica
ESEMPIO 4 Correzione prova sclerometrica
ESEMPIO 5 Studio della curva di correlazione per prove sclerometriche di più aree di misura
ESEMPIO 6 Valutazione del fattore di efficienza di una sezione quadrata armata simmetricamente e del quantitativo totale (aree delle sezioni) di armatura trasversale
ESEMPIO 7 Valutazione del fattore di efficienza della sezione rettangolare armata asimmetricamente e del quantitativo totale (aree delle sezioni) di armatura trasversale
ESEMPIO 8 Valutazione della resistenza teorica di un calcestruzzo confinato per una sezione quadrata esistente armata simmetricamente
ESEMPIO 9 Valutazione della resistenza teorica di un calcestruzzo confinato per una sezione circolare esistente
ESEMPIO 10 Progetto della incamiciatura di un pilastro, soggetto a compressione semplice, con e senza legature della incamiciatura, al fine di sopperire a carenze strutturali agli SLU
ESEMPIO 11 Progetto della incamiciatura di un pilastro, soggetto a presso-flessione retta, con e senza legature della incamiciatura, al fine di sopperire a carenze strutturali allo SLU ed allo SLV
ESEMPIO 12 Progetto di adeguamento di una trave (portante un solaio), soggetta a flessione retta, per un incremento del carico per variazione di destinazione d’uso ESEMPIO 13 Studio di una gradinata sportiva calcistica ai fini della valutazione della sicurezza
ESEMPIO 14 Studio di adeguamento di una struttura multipiano

RACCOLTA FOTOGRAFICA COMMENTATA
ESEMPIO 1 Elemento strutturale a parasta di pietra naturale rinforzato con calcestruzzo armato
ESEMPIO 2 Elemento strutturale di recinzione e sostegno cancellata esterna
ESEMPIO 3 Elemento strutturale di appoggio solaio
ESEMPIO 4 Frangisole di una abitazione
ESEMPIO 5 Solaio interno ad una abitazione
ESEMPIO 6 Strutture esterne di un singolo immobile fronte-mare
ESEMPIO 7 Strutture esterne di un immobile condominiale in ambiente marino
ESEMPIO 8 Trave da ponte (danno puntuale)
ESEMPIO 9 Trave da ponte (danno diffuso)
ESEMPIO 10 Sommità di un muro di sostegno

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