Il BIM rappresenta, nella filiera delle costruzioni, il mezzo attraverso il quale attuare la digitalizzazione dei processi informativi. Partendo dall’introduzione di tecnologie digitali che migliorano e modificano le modalità attraverso le quali si possono produrre, comunicare, condividere e gestire i dati, il BIM rivoluziona il metodo di lavoro e sull’organizzazione interna di un qualsiasi “attore” della filiera stessa.
Il manuale fornisce un supporto a tutte le realtà che, operando nel mercato delle costruzioni, hanno la necessità di utilizzare la metodologia BIM al fine di avviare il processo di digitalizzazione della commessa, così come previsto, nei tempi e nei modi, anche dal decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 1 dicembre 2017, n. 560 (Modalità e i tempi di progressiva introduzione dei metodi e degli strumenti elettronici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture – il cosiddetto Decreto BIM).
Il testo è rivolto particolarmente alle stazioni appaltanti pubbliche e private ed ai professionisti del settore che vogliano acquisire competenze tecniche, normative e giuridiche in materia.
Accanto ai più consueti temi legati alle tecnologie e alle modalità di implementazione delle stesse nel proprio ambiente di lavoro, sono affrontati, per la prima volta così organicamente, i temi propri della disciplina giuridica al fine di guidare il lettore nel delicato processo di integrazione della nuova documentazione a supporto dei requisiti informativi con la tradizionale documentazione d’appalto. Sono affrontati analiticamente tutti i riferimenti giuridici a partire dal Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. n. 50/2016) fino al recente Decreto BIM, del quale viene analizzato ogni singolo articolo.
Il professionista cosi come la stazione appaltante troveranno inoltre: un approfondimento sui nuovi ruoli professionali; un commentario sulla norma UNI 11337:2017 (il riferimento italiano per la digitalizzazione della commessa) e sulla filosofia dell’Open BIM; un’ampia trattazione dei vantaggi e criticità nell’adozione della metodologia BIM e consigli pratici per avviare un percorso virtuoso di implementazione delle nuove tecnologie e metodologie di lavoro basati sulla modifica delle procedure di lavoro.
In chiusura il manuale fornisce un utile approfondimento su casi pratici e Case History.
Il manuale affronta le tematiche specialistiche con un approccio che unisce l’esperienza tecnica nei settori di riferimento dei singoli autori e la semplicità di esposizione indispensabile per garantire un’ampia comprensione e condivisione di concetti, competenze ed esperienze.
Prefazione
1. LA FILIERA DELLE COSTRUZIONI
1.1. Introduzione
1.1.1. Di cosa c’è bisogno
1.1.2. Definizioni necessarie
1.2. L’opportunità da cogliere
1.2.1. I vantaggi del BIM
1.2.2. L’innovazione a portata di mano
2. IL BIM: METODI, TECNOLOGIE E STRUMENTI
2.1. La metodologia BIM
2.1.1. Il TCO di un immobile
2.1.2. Il bisogno di informazioni
2.2. L’impatto del BIM sui processi operativi
2.3. L’impatto del BIM sulle tecnologie
2.3.1. Categorizzazione delle piattaforme
2.3.2. Criteri di scelta
3. I SETTORI DI APPLICAZIONE DEL BIM
3.1. Introduzione
3.2. L’Ambito della progettazione e modellazione
(3D)
3.3. L’ambito della pianificazione (4D e 5D)
3.3.1. La pianificazione dei tempi
3.3.2. La pianificazione dei costi
3.4. L’ambito della costruzione (BIM to Field)
3.4.1. Il Rilievo
3.4.2. Sensori ed elementi
3.4.3. Nuove Tecniche Costruttive
3.5. L’ambito della gestione (6D E 7D)
4. LE TECNOLOGIE INDISPENSABILI
4.1. Gli strumenti di Authoring
4.1.1. L’evoluzione del CAD
4.1.2. Gli oggetti parametrici
4.1.3. La modellazione
4.1.4. Le funzionalità principali
4.1.5. Software e discipline progettuali
4.1.5.1. Software di Authoring architettonico
4.1.5.2. Software di Authoring strutturale
4.1.5.3. Software di Authoring impiantistico
4.1.5.4. Software di Authoring
infrastrutturale
4.1.6. Criteri di scelta
4.2. Gli strumenti di validazione e controllo
4.2.1. Introduzione: la validazione BIM
4.2.2. Le soluzioni software
4.2.2.1. Il Model Checking
4.2.2.2. La Clash Detection
4.2.2.3. Il Code Checking
4.2.3. Criteri di scelta
4.3. L’ambiente di condivisione dei dati ACDat
(CDE)
4.3.1. Introduzione
4.3.2. Stati di Lavorazione
4.3.3. Stati di Approvazione
4.3.4. Configurazione dell’ACDat
4.4. Le piattaforme di condivisione e integrazione
progettuale
4.4.1. Le tipologie più comuni
4.4.2. Criteri di scelta
5. L’OPEN BIM COME GARANZIA PER STAZIONI
APPALTANTI E PROFESSIONISTI
5.1. Open BIM e interoperabilità
5.1.1. Lo standard IFC
5.2. I vantaggi dell’Open BIM
5.2.1. La Business Intelligence e i Big Data
5.3. Aspetti Tecnici
5.3.1. BuildingSMART
5.3.1.1. I capisaldi di buildingSMART
5.3.1.2. Gli organismi tecnici di
BuildingSMART
5.3.1.3. Le “Rooms” di BuildingSMART
5.3.2. Information Delivery Manual
5.3.3. UNI EN ISO 16739:2016 (IFC)
5.3.4. BIM Collaboration Format (BCF)
5.3.5. International Framework for Dictionaries
(IFD)
5.3.6. Model View Definition
6. NORMATIVA DI RIFERIMENTO: EVOLUZIONE E QUADRO DI
SINTESI
6.1. Evoluzione normativa
6.1.1. La Direttiva 2004/18/CE del 31 marzo
2004
6.1.2. Il D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163
6.1.3. La Direttiva 2014/24/UE
6.1.4. Il D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50
6.2. Quadro di sintesi della normativa sul BIM
6.3. Quadro di sintesi della normativa sulla
digitalizzazione
7. IL D.M. 1° DICEMBRE 2017, n. 560
7.1. Premessa
7.2. Articoli commentati del D.M.
n. 560/2017
7.2.1. Finalità (Articolo 1)
7.2.2. Definizioni (Articolo 2)
7.2.3. Adempimenti preliminari delle stazioni
appaltanti (Articolo 3)
7.2.4. Interoperabilità (Articolo 4)
7.2.5. Utilizzo facoltativo dei metodi e strumenti
elettronici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture
(Articolo 5)
7.2.6. Tempi di introduzione obbligatoria dei
metodi e strumenti elettronici di modellazione per l’edilizia e le
infrastrutture (Articolo 6)
7.2.7. Capitolato (Articolo 7)
7.2.8. Commissione di monitoraggio (Articolo
8)
7.2.9. Entrata in vigore (Articolo 9)
8. LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO UNI
11337:2017
8.1. Aspetti introduttivi
8.2. Parte 1 – Modelli, elaborati e oggetti
informativi per prodotti e processi
8.2.1. Introduzione
8.2.2. Modalità di comunicazione
8.2.2.1. La rappresentazione
8.2.2.2. La virtualizzazione
8.2.3. Metodi a confronto
8.2.4. Gli ambienti di lavoro digitalizzati
8.2.5. Il concetto di maturità digitale
8.2.6. La struttura informativa dei processi
8.3. Parte 4 – Evoluzione e sviluppo informativo
di modelli, elaborati e oggetti
8.3.1. Introduzione
8.3.2. Il livello di sviluppo degli oggetti
(LOD)
8.3.3. L’evoluzione del contenuto informativo
8.3.3.1. Fasi e obbiettivi
8.3.3.2. Usi del modello e LOD di riferimento
8.3.3.3. L’approccio delle UNI
8.3.3.4. Contenuti informativi e loro stato
8.4. Parte 5 – Gestione modelli ed elaborati
8.4.1. Introduzione
8.4.2. Le nuove forme documentali
8.4.3. Verso una nuova gestione dell’appalto
8.4.4. L’esperienza UK
8.4.5. La centralità dei modelli informativi
8.4.6. La gestione e il controllo dei modelli
informativi
8.4.7. L’ACDat
8.4.8. Le nuove funzioni
8.5. Parte 6 – Linee guida per la redazione del
Capitolato Informativo
8.5.1. Introduzione
8.5.2. Sezione Tecnica
8.5.3. Sezione Gestionale
9. I NUOVI RUOLI PROFESSIONALI
9.1. Introduzione
9.2. Il BIM Team
9.2.1. Funzioni del BIM Manager
9.2.2. Funzioni del BIM Coordinator
9.2.3. Funzioni del BIM Specialist
9.2.4. Funzioni del BIM to Field Specialist
9.2.5. Funzioni del Gestore Informatico BIM
9.2.6. Funzioni dell’operatore ACDat
9.3. Il Piano Formativo
10. BIM E STAZIONI APPALTANTI
10.1. Cosa cambia, vantaggi e criticità
10.1.1. I requisiti fissati dall’Amministrazione:
specifiche tecniche
10.1.2. L’implementazione dei contenuti
informativi
10.1.3. Sanzioni per mancata implementazione dei
contenuti informativi
10.1.4. L’offerta economicamente vantaggiosa e
BIM
10.1.5. L’elenco fornitori BIM
10.1.6. Requisiti BIM ai fini della partecipazione
alla procedura di gara
10.1.7. Equivalenza e BIM
10.1.8. BIM e collaborazione: i profili
giuridici
10.1.9. L’interoperabilità
10.1.10. L’interoperabilità nel Codice
dell’Amministrazione Digitale
10.1.11. Interoperabilità e sistemi telematici di
acquisto e di negoziazione p. 144
10.1.12. L’interoperabilità nel Regolamento UE
sulla privacy
10.1.13. L’ambiente di condivisione dei dati
10.1.14. Le criticità derivanti dall’agire
interoperabile
10.1.15. La tutela della privacy
10.1.16. Tutela della privacy e sicurezza dei dati
nel caso di utilizzo del cloud computing
10.1.17. Sicurezza dei dati
10.2. La figura del RUP
10.2.1. Il Responsabile del Procedimento
10.2.2. Struttura di supporto al RUP
10.2.2.1. Inquadramento generale
10.2.2.2. Competenze della struttura di supporto
al RUP
10.2.2.3. Modalità di affidamento
10.2.2.4. Ulteriori profili
11. BIM E PROFESSIONISTI
11.1. Cosa cambia, vantaggi e criticità
11.1.1. Le ragioni del cambiamento
11.1.2. I vantaggi
11.1.3. Criticità
11.1.3.1. Aspetti introduttivi
11.1.3.2. Le criticità tecniche
11.1.3.3. Le criticità interne
11.1.3.4. Le criticità di contesto
11.2. Ipotesi di implementazione della metodologia
BIM per il professionista
11.2.1. Formazione
11.2.1.1. Inquadramento generale degli approcci
digitalizzati nell’industria delle costruzioni
11.2.1.2. Legislazione nazionale ed
internazionale
11.2.1.3. Normative tecniche nazionali ed
internazionali
11.2.1.4. Open BIM e formati di scambio non
proprietari
11.2.1.5. Elementi di tecnologia
dell’informazione
11.2.1.6. Strumenti software BIM based
11.2.1.7. Tecnologie ed innovazioni tecnologiche
al servizio dell’industria delle costruzioni
11.2.1.8. Metodologie di gestione informativa
attraverso i nuovi strumenti di gestione e coordinamento
11.2.1.9. Big Data e Progettazione basata sui
dati
11.2.2. Definizione delle esigenze
11.2.3. Scelta delle tecnologie
11.2.4. Implementazione delle tecnologie
11.2.4.1. Ridimensionare o adattare
l’infrastruttura hardware e di rete
11.2.4.2. Pianificare e attuare la formazione
11.2.4.3. Applicare le conoscenze acquisite a casi
reali
11.2.5. Integrazione delle metodologie e delle
tecnologie acquisite
11.2.6. Riorganizzazione di ruoli e
responsabilità
11.2.7. Sistematizzazione
12. APPROFONDIMENTI E CASI PRATICI
12.1. Case History: bandi, regolamenti di
qualificazione, disciplinari pubblicati dalle Pubbliche
Amministrazioni
12.1.1. Edifici scolastici
12.1.2. Beni Culturali
12.1.3. Edifici ospedalieri
12.1.4. Edifici militari
12.1.5. Altri edifici pubblici
12.1.6. Impianti sportivi
12.2. Il Benchmark Norvegese
12.3. La reingegnerizzazione dei processi
13. TERMINI, DEFINIZIONI ED ACRONIMI
14. BIBLIOGRAFIA
14.1. Normative tecniche
14.2. Linee guida e manuali
14.3. Testi
14.4. Articoli
CENNI BIOGRAFICI SUGLI AUTORI